Suggerimenti utili per gli anziani

Suggerimenti utili per gli anziani

Un aspetto importante emerso circa la popolazione anziana è la fragilità psicosociale che si è aggravata durante questo periodo. La solitudine degli anziani ha conseguenze sia pratiche, quali la gestione delle faccende domestiche, del procurarsi la spesa, i farmaci e sia psicosociali, in quanto in questo momento c’è una quasi totale mancanza degli usuali contatti che miglioravano la loro vita.

Bisogna tenere presente che la fragilità si previene e si cura attraverso la vita sociale ed il movimento, non praticabili in questo periodo di chiusura totale nelle case, di confinamento da tutte le situazioni di aggregazione, dove era possibile esprimersi, partecipare e dare significato agli eventi. Purtroppo in questa nuova situazione, utile per evitare i contagi, la loro condizione di fragilità si accentua ulteriormente.

Anche il rapporto che i nonni hanno con i propri nipoti è spesso un rapporto fatto di fisicità, di abbracci, di passeggiate mano nella mano, che in questo momento si è spostato sul simbolico, attraverso telefonate, videochiamate per i nonni supertecnologici.

Ma questo basta? Come possiamo aiutarli

In questa condizione di isolamento potrebbero sentirsi abbandonati, avvertire solitudine, irritabilità o confusione, ansia e pensieri che continuano a tornare. Queste reazioni sono normali e sono il modo attraverso cui la mente sta reagendo allo stress. Va spiegato loro che lo stare a casa viene richiesto come contributo per aiutare loro stessi ma anche gli altri: conoscenti, amici e parenti ma anche tutti gli operatori che stanno lavorando per chi ha più bisogno di assistenza.

È importante essere informati, ma l’informazione è meglio se ridotta ad uno o due momenti lontano dal riposo notturno, consultando solo fonti istituzionali e scegliendo un momento al giorno.

È necessario che seguano le norme igieniche consigliate dal Ministero della Salute, che mantengano il più possibile le proprie abitudini, mangiando e bevendo acqua regolarmente.

Ricordatevi che il fare allenta le tensioni. Per esempio, possono continuare a cucinare piatti della tradizione se piace loro cucinare, continuare a cucire, leggere, pulire la casa o l’auto, fare giardinaggio (anche nel balcone di casa). Cercare di fare attività fisica, una passeggiata ogni tanto intorno a casa, o qualche semplice esercizio di ginnastica, in rete si trovano tanti semplici esercizi da poter fare anche tra le mura domestiche e questo può aiutare a tenersi in forma.

È fondamentale che riposino adeguatamente, dedicandosi ad attività serali rilassanti per ritrovare la serenità per il sonno.

Gli anziani hanno bisogno di parlare e trascorrere del tempo con i familiari e gli amici, ma non sono preparati a sfruttare pienamente le tecnologie: in questo ambito importante è il ruolo di chi si prende cura di loro, aiutandoli ad avvicinarsi alla tecnologia in modo costruttivo ed attivo e non passivo come attualmente per lo più viene proposto dai media televisivi, quindi attraverso videochiamate o WhatsApp per scambi di foto, messaggi vocali…devono poter conversare anche di altro. Raccontando per esempio la propria infanzia ai nipoti, rivelando di come passavano il tempo senza giochi elettronici e internet.

La parte comunicativa è fondamentale per dare loro la possibilità di parlare dei problemi con qualcuno di cui si fidano. Scegliendo le persone con le quali avere un confronto positivo. Le emozioni positive aiutano.

Preservare e prendersi cura al meglio degli anziani è cruciale per una comunità, sono una risorsa che dà un importante contribuito all’organizzazione familiare e non solo, non dimentichiamocelo ed aiutiamoli.


Articolo a cura della
Dott.ssa Francesca Birello
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze

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Dr.ssa Francesca Birello

Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
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Laureata in Psicologia

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