EMDR Firenze

EMDR Firenze

Il metodo E.M.D.R. per elaborare il trauma

L’E.M.D.R (Eye Movement Desensitization and Reprocessing - Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari) è un metodo psicoterapico strutturato per favorire l’elaborazione di problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. Il metodo EMDR può essere altrettanto efficace in presenza di dipendenze da sostanze o affettive, disturbi alimentari, diagnosi di patologie gravi o invalidanti, fobie, attacchi di panico...

Il "trauma psicologico" può essere definito come una “ferita dell’anima”, come qualcosa che improvvisamente rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive. Ogni volta che questo avviene, purtroppo, impariamo qualcosa di negativo di noi stessi (ad es. “sono debole”, “non ho il controllo”), che rimarrà come cognizione negativa su di noi nell’affrontare tutta la nostra vita futura. Sia i traumi con la “T” maiuscola (come uno stupro, un lutto, un incidente), che quelli con la “t” minuscola (ovvero quelle esperienze soggettivamente perturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa) possono causare gli stessi sintomi, in quanto non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte che il singolo individuo ha di fronte a questi eventi possono essere molteplici, andando dal subitaneo ritorno ad una vita normale senza importanti conseguenze sulla psiche, fino alle reazioni più gravi, che impediscono il ritorno alla vita quotidiana come prima dell’evento traumatico.

Come si fa a sapere se abbiamo ricordi non elaborati e quindi “traumatici”? Generalmente, con il passare del tempo, anche il ricordo più traumatico diventa meno intenso e possiamo pensare all’evento senza soffrire: in questo caso il ricordo è “digerito”. I ricordi non elaborati sono quelli che, invece, sono ancora capaci, con il loro carico di emozioni e significati, di produrre disagio nella nostra vita presente: posso ricordare l’interrogazione di quinta elementare, dove ho preso un brutto voto e sentire ancora vergogna e una sensazione fisica, che magari avverto nello stomaco. Se un ricordo, soprattutto dopo anni, si porta ancora dietro un carico emotivo negativo tale da crearci disagio, significa che non è stato metabolizzato. Se dopo un tempo ragionevole (per un lutto anche due anni) l’elaborazione spontanea non avviene si può pensare che il ricordo sia bloccato. Spesso i pazienti raccontano un episodio anche accaduto decenni prima con la sensazione di riviverlo “come se fosse successo ieri”, con le stesse sensazioni angosciose e per questo di non riuscire a condurre una vita soddisfacente dal punto di vista lavorativo e relazionale. In questi casi, quindi, il passato è presente. E ovviamente insieme al ricordo manteniamo anche il pensiero di cosa abbiamo imparato di negativo su di noi.

L’E.M.D.R ha la funzione di desensibilizzare il soggetto dalla forte emotività legata all’evento stesso. Modificando l’intensità emozionale legata al ricordo (pur mantenendo la memoria dell’episodio) viene consentita una percezione più adeguata dell’episodio, in cui la rievocazione diventa più distaccata e non così invasiva e devastante. Durante la seduta è il paziente stesso che fa emergere il materiale disturbante e vengono utilizzati i movimenti oculari (o altre forme di stimolazione bilaterale), usati insieme all’immagine traumatica, alle convinzioni negative ad essa legate e al disagio emotivo. Insieme queste componenti facilitano la rielaborazione dell’informazione fino alla risoluzione dei condizionamenti emotivi. Nella risoluzione adattiva l’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo: il ricordo non viene cancellato, ma reso non disturbante. Dopo il trattamento EMDR i pensieri e i ricordi diventano meno intrusivi e il ricordo diventa più distante e meno carico emotivamente. L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente.

I risultati positivi dell’EMDR sono dimostrati da numerosissimi studi scientifici, è riconosciuto come metodo evidence based per il trattamento dei disturbi post traumatici, approvato, tra gli altri dal nostro Ministero della salute nel 2003 ed anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

I terapeuti EMDR devono aver ricevuto sufficiente e certificabile formazione specifica.

Ulteriori informazioni e l’elenco dei terapeuti certificati si posso trovare sul sito ufficiale dell’Associazione EMDR in Italia.


Articolo a cura della
Dott.ssa Francesca Birello
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze

Mi occupo di
Servizi offerti
  • Consulenza psicologica
  • Valutazione psicodiagnostica
  • Psicoterapia individuale cognitivo-comportamentale
  • Servizio EMDR per il trattamento del trauma
  • Interventi individuali e di gruppo orientati alla promozione della salute
Dr.ssa Francesca Birello

Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
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Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Toscana n. 4177
Laureata in Psicologia

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