Il dolore del lutto si differenzia da quello dovuto ad altre perdite per intensità e la definitività della perdita, alla quale non è possibile rimediare (Pangrazzi, 1991). Il lutto è il processo dell’esperire le reazioni psicologiche, comportamentali, sociali e fisiche legate alla perdita (Rando, 2014).
L’accettazione è un processo che, per definizione, implica la tendenza al rifiuto, intendendo con rifiuto il desiderio del soggetto di credere che la perdita non si sia verificata (Perdighe, Mancini, 2010).
La teoria dell’attaccamento elaborata da Bowlby (1980) ha dedicato una particolare attenzione al tema del lutto contribuendo alla comprensione dei fenomeni che compaiono dopo la perdita di una figura significativa. Secondo Bowlby, la maladattiva risposta del lutto rappresenterebbe il costo necessario per la più adattiva reazione alla separazione (Onofri & La Rosa, 2015).
Il lutto è un'esperienza personale, di cui i vari modelli teorici cercano di fornire “linee guida”. Per Rando (1993) il superamento brillante dell'esperienza del lutto è data dall'attuazione di tutti e sei i processi, il cui esito è, in definitiva, imparare ad andare avanti a seguito della perdita, integrando il passato con il presente.
Il termine elaborazione del lutto si riferisce agli sforzi di adattamento, attraverso fasi specifiche, che una persona deve compiere per adattarsi alla perdita. Si ha, invece, un lutto complesso, quando si è in presenza di una compromissione, una distorsione o un mancato completamento di una o più delle 6 "R" dell'elaborazione del lutto, tenuto conto del tempo trascorso dalla perdita.
Le sei “R” dell’elaborazione del lutto:
Si ha un lutto complicato in presenza di una compromissione, di una distorsione o di un mancato completamento di una o più delle sei “R” dell’elaborazione del lutto, tenuto conto del tempo trascorso dalla perdita (Rando 1993).
Le complicazioni del processo di accettazione nascono soprattutto dal trattare la perdita come una questione ancora aperta, suscettibile di cambiamento; alcuni fattori che possono ostacolare l’accettazione e, di conseguenza, l’elaborazione del lutto sono (Perdighe, Mancini, 2010):
Le diverse forme di lutto patologico condividono l’impossibilità di riconoscere la perdita come definitiva.
Se nel processo fisiologico del lutto la relazione si trasforma e troviamo un graduale riattivarsi della capacità di reinvestire in nuovi interessi, attività, relazioni, quando il lutto si complica diviene impossibile riappropriarsi di un senso e di un senso di padronanza sulla propria vita, che resta ferma e disorientata in uno stato di minaccia, attesa, ricerca disperata, collera. E’ un lutto radicato nel corpo, isolato e bloccato in una memoria somatica impossibile da integrare, sganciato dalla parola, non pensabile, non verbalizzabile, e senza un significato che possa contenerlo in qualche forma (Onofri, A., La Rosa, C. 2015).
In questa fase è utile un intervento terapeutico in grado di individuare il punto di rottura e riattivare il processo naturale che conduce dalla perdita alla trasformazione della relazione.
Le possibili strade terapeutiche potrebbero essere la psicoterapia cognitiva e l’EMDR, attraverso le quali il dolore incastrato tra corpo e mente si riorganizza e diventa sufficientemente tollerabile da poter essere vissuto; l’individuo può allora recuperare memorie connotate emotivamente e riappropriarsi della capacità di “pensare la propria mente” costruendo nuove rappresentazioni e nuovi significati dai quali partire per continuare a vivere in un nuovo mondo dove l’amore in presenza diventa amore in assenza (Onofri, A., La Rosa, C. 2015).
L’EMDR, infatti, sembra facilitare la guarigione adattiva naturale e i pattern di risoluzione innati negli esseri umani.
Bibliografia
Articolo a cura della
Dott.ssa Francesca Birello
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
P.I. 05704670487
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Toscana n. 4177
Laureata in Psicologia
Ordine degli Psicologi Toscana | Sitcc | Associazione IL LUMICINO - Firenze | EMDR - Associazione per l'EMDR in Italia | Salute a Colori