Disturbi di personalità

Disturbi di personalità Firenze

Disturbi di personalità e nuova classificazione secondo il DSM-5

Il termine personalità deriva dal latino “persona” e indica la maschera che l’attore indossava per entrare in scena a teatro.

La personalità esprime l’insieme delle caratteristiche soggettive con le quali la persona si presenta sulla “scena-mondo”; è un’organizzazione dinamica interna attraverso la quale il soggetto cerca di adattarsi e si manifesta nel contesto esterno. Rappresenta l’esito di fattori biologicamente determinati, presenti sin dalla nascita (temperamento) e acquisiti dalle relazioni ed esperienze di vita (carattere). I tratti di personalità possono essere definiti come “modalità coerenti di comportamenti, emozioni e componenti cognitive che variano notevolmente da individuo a individuo” (Paris 1997, p.17).

Il DSM-5 mantiene ancora la distinzione presentata nel DSM-IV-TR, riconoscendo 10 tipi di disturbi di personalità raggruppati in 3 gruppi o clusters “in base ad analogie descrittive (APA, 2014, pp 747-751):

  1. Gruppo A (cluster eccentrico): include il Disturbo Paranoide, Schizoide e Schizotipico.
  2. Gruppo B (cluster drammatico): include il Disturbo Antisociale, Borderline, Istrionico e Narcisistico.
  3. Gruppo C (cluster ansioso): include il Disturbo Evitante, Dipendente, e Ossessivo-Compulsivo.”

I disturbi di personalità, raggruppati in cluster, vengono delineati attraverso criteri descrittivi. Per la prima volta il DSM descrive cosa sia un Disturbo di Personalità, non basandosi su sintomi e comportamenti, ma facendo un’analisi dell’esperienza interna e delle funzioni psicologiche che permettono di comprendere gli stati mentali, dare senso agli stessi e avvalersene per guidare la propria azione e regolare le relazioni sociali.

Criteri generali per il disturbo di personalità

Le caratteristiche essenziali di un disturbo di personalità sono:

  • Moderata o più grave compromissione del funzionamento (del sé e interpersonale) della personalità.
  • Uno o più tratti di personalità patologici.
  • Le compromissioni del funzionamento della personalità e l'espressione dei tratti di personalità del soggetto sono relativamente inflessibili e pervasive in una vasta gamma di situazioni personali e sociali.
  • Le compromissioni del funzionamento della personalità e l'espressione dei tratti di personalità del soggetto sono relativamente stabili nel tempo e il loro esordio si può far risalire almeno all'adolescenza o all'inizio dell'età adulta.
  • Le compromissioni del funzionamento della personalità e l'espressione dei tratti di personalità del soggetto non sono meglio spiegate da un altro disturbo mentale.
  • Le compromissioni del funzionamento della personalità e l'espressione dei tratti di personalità del soggetto non sono attribuibili esclusivamente agli effetti fisiologici di una sostanza o di un'altra condizione medica (per esempio, grave trauma cranico).
  • Le compromissioni del funzionamento della personalità e l'espressione dei tratti di personalità del soggetto non possono essere considerate normali per la fase di sviluppo o l'ambiente socioculturale del soggetto.

I disturbi di personalità, in questo nuovo modello (DSM-5), sono caratterizzati da due elementi principali:

  • compromissioni del funzionamento della personalità
  • da tratti di personalità patologici.

Gli Elementi di funzionamento della personalità sono

Sé:

  1. Identità: Esperienza unitaria di sé, con chiari confini tra sé e gli altri; stabilità della stima di sé e correttezza dell’autovalutazione; attitudine alla gamma dell'esperienza emotiva e capacità di regolazione di essa.
  2. Autodirezionalità: Perseguimento di obiettivi esistenziali coerenti e significativi sia nel breve sia nel lungo periodo; utilizzo di standard interni di comportamento costruttivi e prosociali; fruttuose capacità autoriflessive.

Interpersonale:

  1. Empatia: Comprensione e valorizzazione delle altrui esperienze e motivazioni; tolleranza di punti di vista differenti; comprensione degli effetti del proprio comportamento sugli altri.
  2. Intimità: Profondità e durata del rapporto con gli altri; desiderio e capacità di vicinanza; comportamento improntato al rispetto reciproco.

Nel trattamento di molti disturbi di asse II che hanno origine da tratti patologici di personalià, la schema Therapy può essere molto efficace, una volta che è stata ridotta la sintomatologia acuta. Questo tipo di approccio terapeutico è finalizzato al trattamento di quegli aspetti patologici di personalità che mantengono attivo il disturbo. Per questo è spesso affiancata ad altri tipi di intervento (farmacologico, CBT, EMDR, relazionale, mindfulness...).


Articolo a cura della
Dott.ssa Francesca Birello
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze

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Dr.ssa Francesca Birello

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