Avere alti e bassi di umore è un’esperienza del tutto comune, in quanto il nostro umore po’ variare a seconda di vari fattori che interferiscono in quel momento (il tempo, gli impegni, un evento positivo o meno…). Il nostro modo di pensare, di leggere gli eventi ha certamente una grossa influenza, ma tutto questo rientra nella consuetudine di ognuno.
Se invece parliamo di disturbo bipolare, questo rappresenta una problematica grave ed invalidante, che merita attenzione clinica e di cui i soggetti che ne soffrono sono spesso inconsapevoli.
Chi ne è affetto tende ad alternare episodi maniacali (fase up) a episodi depressivi (fase down).
Dal punto di vista clinico è necessario che queste manifestazioni siano compresenti ma alternate ed abbiano un’intensità tale da costituire un forte impedimento allo svolgere delle attività quotidiane.
Queste cambiamenti patologici dell’umore perdurano per mesi e anni ed hanno sulla persona un effetto invasivo tanto da influenzarne ed modificarne la capacità di giudizio. Sia la mania che la depressione influenzano considerevolmente la vita del paziente e sono estremamente estenuanti sia sul piano familiare, che lavorativo e sociale.
In generale, il disturbo bipolare ha un decorso ciclico ed episodico. Talora è abbastanza favorevole: si può avere un episodio maniacale nell’arco della vita che non richiede particolari cure mediche, altre volte si può avere a che fare con più episodi di depressione e mania che possono durare tutta la vita.
Esistono molti farmaci efficaci nel trattamento della depressione bipolare che possono limitare notevolmente i sintomi. In generale, sono utilizzati in combinazione tra loro. Nei casi più gravi non bisogna scoraggiarsi se il trattamento farmacologico dovesse durare molto tempo e ricordare che può consentire di vivere meglio.
Con l’aiuto della psicoterapia, esistono diversi approcci che possono essere adottati (psicoeducazione, terapia cognitivo-comportamentale, psicoterapia famialiare..) è possibile imparare a capire e distinguere i sintomi del disturbo bipolare. La presenza di pensieri disfunzionali o convinzioni irrazionali può interferire.
Numerosi studi hanno dimostrato, negli ultimi anni, l’efficacia della Terapia Cognitivo Comportamentale combinata con la farmacoterapia nel trattamento del disturbo bipolare (Beck e Newman 2005). La Terapia Cognitivo Comportamentale è molto efficace nell’incrementare la compliance.
Gli scopi principali del trattamento sono i seguenti:
Gli aspetti su cui è possibile intervenire. Nel caso di comorbilità con problemi di personalità, dovuti a traumi, è possibile utilizzare terapie specifiche come schema therapy o EMDR.
Gli stati mentali rigidi e caotici della depressione e della mania sonoo inn grado di far provare spiacevoli emozioni alle persone bipolari, ma anche ai loro cari.
Attraverso un’adeguata conoscenza del disturbo i familiari possono avere un ruolo decisivo per rispondere in modo consapevole alle manifestazioni della malattia.
È importante stabilire un rapporto di fiducia con le persone bipolari ed imparare a comunicare con loro in modo empatico per favorire un buon decorso del disturbo e ridurre le ricadute.
Familiari ed amici possono offrire un valido aiuto per fornire vicinanza e far riflettere su alcuni comportamenti a rischio.
Articolo a cura della
Dott.ssa Francesca Birello
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
P.I. 05704670487
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Toscana n. 4177
Laureata in Psicologia
Ordine degli Psicologi Toscana | Sitcc | Associazione IL LUMICINO - Firenze | EMDR - Associazione per l'EMDR in Italia | Salute a Colori