Cyberbullismo

Cyberbullismo

Le nuove tecnologie hanno contribuito a migliorare la nostra vita, permettendoci di avere contatti  con le persone a noi care nonostante lalontananza e di aver accesso a una serie di servizi. Le innovazioni tecnologiche hanno però portato con sé anche dei rischi. Tra le notizie di cronaca troviamo, sempre più spesso, storie di cyberbullismo, oltre che di bullismo, in cui sono stati vittime non solo ragazzi, ma anche bambini e adulti. La pandemia ha fatto aumentare vertiginosamente i numeri dei casi cyberbullismo.

In un mondo così complesso, è molto importante essere consapevoli dei rischi in cui possiamo incorrere. Uno di questi è il cyberbullismo, ovvero una forma di bullismo attuata attraverso  l’uso di mezzi tecnologici. Il cyberbullismo presenta alcune peculiarità che lo rendono ancora più pericoloso rispetto al bullismo tradizionale, si contraddistingue per l’anonimato che permette al cyberbullo di “alzare il  livello” delle prevaricazioni, sfruttando l’opportunità offerta dalla rete di non  svelare la propria identità.

Mentre nel  bullismo tradizionale il bullo vede la sofferenza che incute nella vittima, non è  così nel caso del cyberbullismo. In rete, infatti, non vediamo i volti né possiamo  percepire lo stato d’animo che caratterizza coloro che sono stati vittime di  insulti e offese. La caratteristica che più di tutte contraddistingue il cyberbullismo e lo rende particolarmente efferato è l’effetto moltiplicatore, tutto quello che viene divulgato in rete può essere visto e rivisto,  condiviso e ricondiviso.

Mentre nel caso del bullismo tradizionale, la vittima ha dei momenti  di tregua perché il bullismo è con­nato in luoghi precisi, come ad esempio la scuola, nel caso del cyberbullismo la vittima è continuamente esposta a emozioni intense e soverchianti.

Secondo i dati Istat, in Italia c’è un caso al giorno di cyberbullismo e per quanto riguarda la presenza in rete, 1 su 5 si definisce sempre connesso e 6 su 10 sono online dalle 5 alle 10 ore al giorno. Secondo i dati diffusi dal ministero per il Safer Internet Day, siamo di fronte a numeri raddoppiati rispetto allo scorso anno, complici anche i periodi passati a casa per la pandemia da Covid-19, lontano da scuola o da altre attività di socializzazione. Si stima infatti un aumento del 59% degli episodi di cyberbullismo.

Le vittime di cyberbullismo vivono un’esperienza fortemente traumatica. Se le vittime sono adolescenti, l’impatto di un evento di questo tipo è ancora più devastante. In età adolescenziale, infatti, l’immagine sociale riveste un’importanza fondamentale. Se quest’immagine viene danneggiata a causa del cyberbullismo o del sexting, le conseguenze possono essere gravissime. La cronaca di ragazzini o giovani adulti che hanno ricorso al suicidio a seguito di episodi di questo genere è all’ordine del giorno.

Altrettanto traumatica può essere l’esperienza del bullo che, in molti casi, ha perso il controllo di quello che inizialmente appariva come un banale scherzo o gioco on-line.

Sia i bulli sia le vittime possono trarre vantaggio da un percorso di psicoterapia EMDR. Elaborare questi eventi traumatici è fondamentale per poter avere un senso di maggior autoeffi­cacia nella propria vita. L’approccio EMDR è di primaria importanza anche per andare a elaborare le esperienze del passato che hanno creato una bassa autostima, portando la vittima e il bullo a cadere nella trappola della rete.


Articolo a cura della
Dott.ssa Francesca Birello
Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze

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Dr.ssa Francesca Birello

Psicologa e Psicoterapeuta a Firenze
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Laureata in Psicologia

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